Riccardo Marchetti, 29 anni, laureato in Giurisprudenza, dal 2019 ricopre la
carica di Ceo di Brick Up, il portale di equity crowdfunding verticale nel settore immobiliare.
Marchetti sintetizza così l’idea e gli obiettivi dell’azienda: «La vision del progetto è stata chiara fin dal principio: diventare leader nel
mercato del crowdfunding real estate, con focus sui territori gravitanti attorno al bacino bolognese, inserendosi in uno dei contesti più dinamici e vivaci del panorama nazionale».
Per centrare l’obiettivo, Brick Up ha scelto di puntare sulla
selezione accurata sia dei progetti sia degli imprenditori che li propongono.
Quando è stata fondata Brick Up e con quali obiettivi?
«Brick Up nasce nel 2019, sulla spinta propulsiva di un gruppo di giovani imprenditori fermamente convinti delle potenzialità ancora inespresse dell’equity crowdfunding applicato al settore
immobiliare. Attraverso la piattaforma web Brick Up, autorizzata da Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa) alla raccolta di capitale di rischio e iscritta al Registro dei gestori di portali, permettiamo agli imprenditori edili virtuosi di reperire capitali alternativi rispetto al tradizionale credito bancario. Contemporaneamente creiamo un’opportunità straordinaria di investimento nel settore immobiliare in progetti ad alto valore aggiunto alla portata di tutti».
Dove operate, siete concentrati su una particolare area?
«Sì, perché l’elemento territoriale è per noi un fattore fortemente differenziante. Possiamo infatti contare sul supporto del gruppo Immobiliare San Pietro, rete di agenzie immobiliari che si estende capillarmente tra Bologna, Ferrara e relative province, e di Gruppo Agile, holding che gestisce tutta la filiera dello sviluppo immobiliare, dalla fase di costruzione del club deal, alla gestione strategica, tecnica, commerciale ed edile dell’intervento. Grazie a queste collaborazioni, possiamo vantare un’expertise più che 30ennale. Il che, a nostro avviso, è indispensabile per muoversi con cognizione di causa in questo profittevole mercato».
Quali sono i progetti finanziabili?
«Siamo molto esigenti nella scelta dei progetti. Brick Up si impegna infatti a selezionare interventi immobiliari secondo criteri ben precisi e diversificati. Nel merito, oltre a essere profittevoli per l’investitore e sostenibili da un punto di vista strettamente finanziario, i progetti che si candidano a raccogliere capitale attraverso Brick Up devono soddisfare standard di sostenibilità ambientale e qualità costruttiva.
Durante la fase di selezione saranno valutati con un rating più alto quei progetti che, oltre a restituire agli investitori un utile lordo del 10-12% annualizzato, recuperino contesti deteriorati, sia attraverso demolizione/ricostruzione sia attraverso la riqualificazione dell’esistente».
Un esempio concreto?
«Sono diversi, ma direi che riassume molto bene le caratteristiche che ho menzionato la campagna di investimento denominata “Residenze di San Pietro in Casale”, il cui progetto prevede la demolizione di due edifici pre-esistenti e la realizzazione di altrettanti edifici in bio-edilizia».
Chi sono i potenziali investitori?
Esiste una soglia minima di investimento?
«La mission di Brick Up è rendere l’investimento immobiliare alla portata di tutti. Questo per noi significa mantenere il ticket minimo di investimento nell’ordine di 1.000-2.000 euroe permettere a tutti i potenziali interessati di sottoscrivere quote di partecipazione nelle società impegnate a sviluppare i progetti immobiliari».
Chi sono i proponenti dei progetti?
«Anche in questo caso, per noi è fondamentale una selezione accurata. Brick Up dà l’opportunità di raccogliere capitale di rischio in crowdfunding unicamente a quegli imprenditori che posseggono adeguati requisiti in termini di professionalità, onorabilità e solidità finanziaria. L’equity crowdfunding è concepito come strumento per imprenditori virtuosi, interessati a moltiplicare le occasioni di guadagno e aumentare la propria reputation».
Obiettivi per il futuro?
«Il secondo semestre del 2022 rappresenterà per la piattaforma il vero banco di prova: delle numerose campagne di investimento già in pipeline da qui a fine anno ci prepariamo a lanciare nel mese di luglio la seconda raccolta di capitali».
Come avverrà?
«Il progetto sarà localizzato a Bologna e rispecchierà a tutto tondo le caratteristiche delle campagne di investimento promosse su Brick Up, compresa la redditività verso gli investitori prevista in un 12% lordo annualizzato. Tutti i dettagli in merito a questa nuova opportunità di investimento saranno disponibili a breve sulla nostra piattaforma.
Seguiteci per rimanere aggiornati e rendere l’investimento immobiliare alla vostra portata».
carica di Ceo di Brick Up, il portale di equity crowdfunding verticale nel settore immobiliare.
Marchetti sintetizza così l’idea e gli obiettivi dell’azienda: «La vision del progetto è stata chiara fin dal principio: diventare leader nel
mercato del crowdfunding real estate, con focus sui territori gravitanti attorno al bacino bolognese, inserendosi in uno dei contesti più dinamici e vivaci del panorama nazionale».
Per centrare l’obiettivo, Brick Up ha scelto di puntare sulla
selezione accurata sia dei progetti sia degli imprenditori che li propongono.
Quando è stata fondata Brick Up e con quali obiettivi?
«Brick Up nasce nel 2019, sulla spinta propulsiva di un gruppo di giovani imprenditori fermamente convinti delle potenzialità ancora inespresse dell’equity crowdfunding applicato al settore
immobiliare. Attraverso la piattaforma web Brick Up, autorizzata da Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa) alla raccolta di capitale di rischio e iscritta al Registro dei gestori di portali, permettiamo agli imprenditori edili virtuosi di reperire capitali alternativi rispetto al tradizionale credito bancario. Contemporaneamente creiamo un’opportunità straordinaria di investimento nel settore immobiliare in progetti ad alto valore aggiunto alla portata di tutti».
Dove operate, siete concentrati su una particolare area?
«Sì, perché l’elemento territoriale è per noi un fattore fortemente differenziante. Possiamo infatti contare sul supporto del gruppo Immobiliare San Pietro, rete di agenzie immobiliari che si estende capillarmente tra Bologna, Ferrara e relative province, e di Gruppo Agile, holding che gestisce tutta la filiera dello sviluppo immobiliare, dalla fase di costruzione del club deal, alla gestione strategica, tecnica, commerciale ed edile dell’intervento. Grazie a queste collaborazioni, possiamo vantare un’expertise più che 30ennale. Il che, a nostro avviso, è indispensabile per muoversi con cognizione di causa in questo profittevole mercato».
Quali sono i progetti finanziabili?
«Siamo molto esigenti nella scelta dei progetti. Brick Up si impegna infatti a selezionare interventi immobiliari secondo criteri ben precisi e diversificati. Nel merito, oltre a essere profittevoli per l’investitore e sostenibili da un punto di vista strettamente finanziario, i progetti che si candidano a raccogliere capitale attraverso Brick Up devono soddisfare standard di sostenibilità ambientale e qualità costruttiva.
Durante la fase di selezione saranno valutati con un rating più alto quei progetti che, oltre a restituire agli investitori un utile lordo del 10-12% annualizzato, recuperino contesti deteriorati, sia attraverso demolizione/ricostruzione sia attraverso la riqualificazione dell’esistente».
Un esempio concreto?
«Sono diversi, ma direi che riassume molto bene le caratteristiche che ho menzionato la campagna di investimento denominata “Residenze di San Pietro in Casale”, il cui progetto prevede la demolizione di due edifici pre-esistenti e la realizzazione di altrettanti edifici in bio-edilizia».
Chi sono i potenziali investitori?
Esiste una soglia minima di investimento?
«La mission di Brick Up è rendere l’investimento immobiliare alla portata di tutti. Questo per noi significa mantenere il ticket minimo di investimento nell’ordine di 1.000-2.000 euroe permettere a tutti i potenziali interessati di sottoscrivere quote di partecipazione nelle società impegnate a sviluppare i progetti immobiliari».
Residenze San Pietro in Casale
Chi sono i proponenti dei progetti?
«Anche in questo caso, per noi è fondamentale una selezione accurata. Brick Up dà l’opportunità di raccogliere capitale di rischio in crowdfunding unicamente a quegli imprenditori che posseggono adeguati requisiti in termini di professionalità, onorabilità e solidità finanziaria. L’equity crowdfunding è concepito come strumento per imprenditori virtuosi, interessati a moltiplicare le occasioni di guadagno e aumentare la propria reputation».
Obiettivi per il futuro?
«Il secondo semestre del 2022 rappresenterà per la piattaforma il vero banco di prova: delle numerose campagne di investimento già in pipeline da qui a fine anno ci prepariamo a lanciare nel mese di luglio la seconda raccolta di capitali».
Come avverrà?
«Il progetto sarà localizzato a Bologna e rispecchierà a tutto tondo le caratteristiche delle campagne di investimento promosse su Brick Up, compresa la redditività verso gli investitori prevista in un 12% lordo annualizzato. Tutti i dettagli in merito a questa nuova opportunità di investimento saranno disponibili a breve sulla nostra piattaforma.
Seguiteci per rimanere aggiornati e rendere l’investimento immobiliare alla vostra portata».
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