È stato pubblicato l’8° report nazionale sul crowfunding dall’Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation del Politecnico di Milano.
Sono due i punti di svolta da portare all’attenzione:
2. Per la prima volta cala anche il numero complessivo di portali autorizzati. L’applicazione di normative di vigilanza e trasparenza rigide a tutela degli investitori ha portato alla rinuncia di diversi operatori che non hanno le necessarie risorse finanziarie per recepire i dettami della normativa ECSP oppure ha portato a fenomeni di aggregazione e incorporazione.
Vi informiamo subito che Brick Up continuerà ad avere la sua autonomia e continuerà ad operare in trasparenza per garantire opportunità nel mercato immobiliare per piccoli e grandi investitori, ma anche per imprenditori che desiderano realizzare i propri progetti.
Al 30 giugno 2023 i portali di equity crowdfunding autorizzati dalla Consob sono 48, ovvero 3 in meno rispetto ai 51 nei 12 mesi precedenti, ma crescono di tre unità i portali verticali di equity crowdfunding legati al real estate. Le motivazioni le troviamo nelle tabelle che seguono.
La prima tabella che osserviamo è la lista dei portali di equity crowdfunding autorizzati dalla CONSOB:
La tabella successiva porta in evidenza le caratteristiche dei progetti immobiliari in equity crowdfunding che concentrano la maggior parte della raccolta.
Nel primo semestre 2023 il valore medio della raccolta è stato di € 1.776.630 per progetti immobiliari contro la raccolta di € 180.126 per quanto riguarda quelli non immobiliari facendo riferimento allo stesso periodo.
Anche il dato del valore massimo raccolto è significativo: € 4.700.000 per i progetti immobiliari contro € 1.600.000 per quelli non immobiliari.
In realtà, tutti i dati presenti in tabella ci portano a comprendere l’importanza di una piattaforma di equity crowdfunding come leva di valore per l’immobiliare italiano. Un volano per l’imprenditore che vuole realizzare un progetto e l’incontro con chi desidera ottenere una maggiore remunerazione dai propri risparmi. Ricordiamo sempre che ogni investimento ha i suoi rischi e prima di procedere ad una scelta d’investimento su una piattaforma di equity crowdfunding il consiglio è sempre quello di documentarsi in maniera approfondita.
Cita testualmente il report del Politecnico: “Come dimostrato dai numeri dei due capitoli precedenti, il comparto del real estate continua ad essere un ‘motore’ importante per il crowdinvesting italiano e ha contribuito a mantenere la raccolta nel 2023, nonostante le condizioni generali sfavorevoli. Poiché le caratteristiche di questi progetti imprenditoriali sono peculiari, riteniamo opportuno dedicare un capitolo specifico.”
Le motivazioni sono molto semplici da raccontare: il real estate crowdfunding è una forma di investimento in cui molte persone possono partecipare al finanziamento di progetti immobiliari, come l'acquisto di case o edifici commerciali, in cambio di un ritorno finanziario. In passato invece, gli investimenti immobiliari erano accessibili solo a un gruppo limitato di persone, poiché richiedevano grandi somme di denaro e una gestione attiva dell'immobile. Il crowdfunding immobiliare risolve alcuni di questi problemi permettendo investimenti anche a partire da piccole somme di denaro e di diversificare il proprio portafoglio su vari progetti immobiliari. Inoltre, la gestione dell'immobile viene svolta dal promotore del progetto, e alcune piattaforme offrono la possibilità di vendere le quote degli investimenti ad altri investitori. Questo tipo di investimento dà anche la possibilità di averne un controllo diretto e di interagire con i promotori stessi del progetto.
Infatti, la crescita delle piattaforme di equity crowdfunding immobiliare sono in controtendenza, se ne registrano tre in più rispetto all’anno precedente. Le piattaforme operative e verticali sull’immobiliare sono 10: Bildap, Brick Up, Build Around, Concrete Investing, Foxcrowd, House4Crowd, Re-anima, UpsideTown, Walliance e Yeldo Crowd ed hanno raccolto negli ultimi 12 mesi 56,42 milioni di euro!
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