Il 2023 si è chiuso con un’interessante novità: i tassi medi sui mutui hanno compiuto una leggera, ma significativa, flessione scendendo al 4,42% rispetto al 4,5% di novembre invertendo quindi un trend che ha visto precedentemente schizzare il costo del denaro da una media del 2% al 4,75%.
Facciamo però un passo indietro per cercare di capire meglio le cause legate a questa variazione.
Proveniamo da un anno in cui l’inflazione ha raggiunto livelli elevatissimi (si pensi al picco del 9,1% registrato ad agosto scorso) e i tassi di interesse, di conseguenza, sono stati rialzati drasticamente dalla BCE nel tentativo di arginare il fenomeno. Questo ha reso di conseguenza meno conveniente indebitarsi segnando una contrazione nella richiesta dei mutui, che a sua volta ha pertanto generato un crollo anche nel numero di compravendite nel settore immobiliare.
Vediamo ora i 3 elementi che potrebbero far ripartire il mercato edile:
Probabile taglio dei tassi di interesse.
La BCE come ha annunciato, nella prima riunione di quest’anno, una riduzione graduale dell’inflazione durante tutto il corso del 2024. Se questo sarà confermato, sarà estremamente probabile un graduale taglio dei tassi.
Agevolazioni della nuova Legge di bilancio.
Ad oggi, sono state prorogate le agevolazioni dettate dal Fondo di Garanzia mutui per acquisto, ristrutturazione e riqualificazione energetica della prima casa con alcune modifiche. La misura massima della garanzia è stata innalzata fino all’80% per tutti coloro che rientrano nelle categorie prioritarie che presentano un ISEE non superiore a 40mila euro annui e che richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo di acquisto dell’immobile. Questi vantaggi sono destinati ad alcune categorie specifiche opportunamente individuate tra cui rientrano anche i giovani di età inferiore ai 36 anni.
A questo in realtà si aggiungono ulteriori aiuti come il Superbonus 70%, Bonus mobili 50%, Sisma bonus 50-85%, Ecobonus 50-65%, Bonus per barriere architettoniche 75% e Bonus verde 36%.
Offerte speciali sui mutui.
Pensiamo ai cosiddetti mutui green, ideati per incentivare chi desidera investire in edifici sostenibili di classe A e B o per chi è intenzionato a ristrutturare un immobile con lo scopo di compiere un salto, di almeno due livelli, di casse energetica. Rispetto al tradizionale mutuo essi offrono tassi di interesse inferiori (si tratta solitamente di una riduzione attorno a un punto percentuale) e vantaggi extra a discrezione degli istituti finanziari cui ci si rivolge.
La riduzione del tasso medio sui mutui, insieme alla prospettiva positiva, anche se cauta, della BCE, apre nuove occasioni per i potenziali mutuatari e investitori attenti. Se a ciò aggiungiamo una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni rispetto al mercato immobiliare potremmo davvero aspettarci una crescita importante nei prossimi mesi.
In questo contesto, gli investimenti immobiliari in crowdfunding proposti da Brick Up hanno ottenuto risultati positivi e interessanti e questo proprio perchè gli Offerenti che hanno presentato i loro interventi in sottoscrizione hanno anticipato i trend di mercato inserendo nel mercato immobili performanti dal punto di vista energetico e progettati seguendo i desideri più significativi degli acquirenti.
Quando si investe attraverso piattaforme di crowdfunding è pertanto importantissimo analizzare l’offerta proposta dal punto di vista finanziario e quindi valutare il rendimento atteso tenendo conto anche della durata del progetto; dal punto di vista del background esperienziale e della stabilità della società edile protagonista; così come dal punto di vista più concreto delle tecniche di realizzazione dell’intervento.
Siete quindi pronti a cogliere queste nuove opportunità?